Rive
di aeroporto2
L’ analfabeta, appena un geroglifico sopra
Si preoccupa della povertà degli incontri
Se è opportuno il breviario o il manuale
Dirige verso una meta certa tra privè ricreazione
Senza donne, fra le pratiche usurate e su quell’altro
Altro che è sull’altra riva (e non importano i ponti)
Il fatto è
Che la famiglia del soldo s’abitua
E il culo flaccido abbisogna
Di poltrone e strade lastricate
E non essendoci un dopo è meglio ingurgitare
Come il feroce pellicano che s’adagia alla boa
Della Nato e gli basta un cenno d’ala a che lo schiamazzo
Cessi
da: I quaderni dell’Impostore
Pausa estiva. Ci rivediamo il primo di Settembre.
Un ponte lungo a quanto pare… una buona estate.
una buona estate anche a te, Hem!:-)
Rive, volendone fare un’esegesi è da intendere come figura bi-polare mostruosa. Denota questo scritto che le forze anticristiche vincono e nella Chiesa stessa all’interno di essa ha preso il sopravento l’anticristo. Come Agostino stesso diceva: “l’anticristo, è in noi”.
Il costruttore di ponti soccombe e vince la forza fluida, anticristo per eccellenza, dove è impossibile territorializzare.
Nella foto si intravede tra il fogliame la suggestiva cupola di San Pietro.